mercoledì 24 luglio 2013

Un'anta, un applique e un piccolo comodino a parete

La mia ultima creazione è nata dalla fretta......che si sa non sempre è una
buona consigliera, ma in questo caso è stato proprio grazie ad essa che 
questi tre piccoli oggetti si sono trasformati in un bel complemento di arredo.
In genere quando decido di dare libero sfogo alla  mia creatività studio molto l'oggetto, 
 la palette da utilizzare, e l'uso finale, ma in questo caso, nulla
di tutto ciò è stato fatto, anche perchè volevo finirlo in tempo per 
la manifestazione "Viggiona by night" che si terrà dove abito sabato 27 luglio.
Ero talmente di fretta che non ho neanche fatto una foto
degli oggetti prima del restyling (il comodino a parete, tra l'altro,
l'ho recuperato sabato scorso in discarica).
Ho abbassato la testa e come un toro sono partita in quarta.
Il tocco finale l'ha dato come al solito mio marito, che ieri pazientemente ha provveduto
a dotare l'applique di spina e interruttore montati su filo di seta color panna..
Trovo che il risultato finale sia davvero molto elegante







  
Questa volta per anticarlo ho usato la cena Novecento color noce chiaro e devo dire che 
il prodotto è davvero straordinario: 
massimo risultato con il minimo sforzo.
E' il sogno di tutti no?














Ma  il tocco davvero chic è senz'altro l'aver aggiunto due ventole in organza
che mostrano con orgoglio i segni del tempo




Dopotutto la fretta qualche volta paga non credete?
Ciao e a presto
Anna

martedì 16 luglio 2013

Una piccola credenza

Finalmente c'è l'ho fatta!
Era da un pò di tempo che avevo in cantina una credenza 
(in realtà solo la parte superiore)






Ero li che la guardavo un giorno si e uno no, in attesa di un'ispirazione
 che tardava ad arrivare, anche se in tutta sincerità più che di un'ispirazione 
ero in attesa che mi venisse la voglia di metterci le mani:
ero in un momento di pigrizia totale!
Alla fine la spinta è arrivata grazie ad una manifestazione:
"Viggiona by night"
che si terrà a Viggiona il 27 luglio.
Si tratta della seconda edizione di un evento gastronomico
che ospiterà anche stend di artigianato artistico.
In quest'occasione ho deciso di aprire parte della mia casa (veranda e giardino)
ai visitatori ed esporre miei lavori.
Ed ecco l'illuminazione:
la credenza vestita con il suo abito migliore avrebbe fatto da espositore
per alcune delle mie creazioni.
Non mi è restato che mettermi all'opera visto anche il poco tempo a disposizione.
Et voilà!
Ecco il ritultato finale.








Trovo che la nappina bordeaux crei un contrasto molto chic.










Avrete notato la scomparsa della cimasa, che è diventata un bellissimo sovraporta
presto vi mostrerò la sua nuova collocazione.
Ho preferito eliminare questo elemento dalla credenza,
perchè volevo che l'aspetto finale fosse pulito e lineare.
Un saluto a tutti
Anna


lunedì 8 luglio 2013

Un vecchio armadio a muro

Era da molto tempo che mi ero riproposta di sistemare un armadio a muro presente in sala .
Il motivo per cui non lo avevo ancora fatto è stata la pigrizia, oltre ad una buona dose
 di disperazione e tra poco scoprirete il perchè..
A prima vista le ante sembravano in buono stato, "sembravano appunto"



   Ho scoperto con immenso orrore che erano state trattate con diverse
mani di smalto a solvente (credo almeno tre)
Sembra che questo prodotto fosse molto in voga negli anni 60, visto che tutti
gli infissi di casa mia ( e la maggior parte di quelli di altre vecchie
case in paese), erano stati dipinti così.
Ora io non so se avete mai avuto a che fare con questo materiale diabolico,
spero per il vostro bene di no, ma vi posso
assicurare che una normale levigatrice non serve a niente, per 
non parlare del decapante che ha solo prodotto una grande
schifezza ma pochi risultati; alla fine ho dovuto usate
la pistola termica.
Mi sono armata di buoni guanti per proteggere le mani dal caldo  e
di una mascherina per non inalare la puzza che si produceva man mano 
che la pistola rimuoveva lo strato di smalto.
Dopo due giorni estenuanti di lavoro il risultato non era quello che avevo sperato
  
 


Ho scoperto infatti che sotto lo smalto era stato usato un colorante a solvente che aveva
impregnato il legno, ho provato anche con la levigatrice, ma niente
non sono riuscita a far riemergere l'essenza allo stato originario.
A quel punto sono andata in panico: come farò a coprire questo scempio?
E invece......
giudicate voi il lavoro finito.













Per la cronaca non ho usato la solita pittura di Les Decoratives, ma della pittura acrilica all'acqua 
per muri. Ho avuto questa dritta da un restauratore (amico di un mio vicino di casa)
che gli ha patinato un bellissimo tavolo da cucina usando proprio normali colori da muro.
Vi assicuro che il risultato è davvero strabiliante, sia qualitativamente che economicamente.



Ho rifinito poi il tutto con della cera bitumonisa stesa con cera d'api neutra e alla fine 
ho passato della cera per patinare, anch'essa neutra, a pennello.
Una volta asciugata ho lucidato con una spazzola da lucidatura:
 al tatto sembra di toccare la seta.
Adesso mancano solo le maniglie, ma questa è un'altra storia.....
Un caro saluto e buon inizio di settimana.
Anna Di Lorenzo