sabato 16 febbraio 2013

Chandeliers & CO

Sono sempre stata affascinata dai candelieri e lampadari di una volta, per intenderci quelli in ottone e cristallo che con le loro meravigliose gocce creano degli effetti molto particolari quando vengono investiti salla luce. Nella mia casa sono presenti in ogni ambiente sia per illuminare ambienti che come deliziosi punti luce supplementari e rendono l'atmosfera molto "French Chic"


 






  Oggi vi parlerò di un restauro molto riuscito di uno di questi lampadari che ho recuperato in un mercatino dell'usato.  Il poverino aveva bisogno di molte cure: non aveva più l'impianto elettrico e le sue gocce di vetro erano ormai diventate opache per la sporcizia che vi si era depositata in tanti anni di trascuratezza.


 Il lampadario è stato praticamente smontato di tutte le sue gocce che sono state lavate ed asciugate singolarmente, dopo aver tolto tutti i vecchi spilli, ormai completamente arrugginiti, che le univano. Mi sono seduta e ho pensato: e se invece di lasciarlo al naturale lo dipingessi in avorio?

Detto fatto.

 











 




 Trovo il risultato finale davvero molto chic!

Voi cosa ne pensate?

  

 

mercoledì 6 febbraio 2013

Comò in stile Gustaviano

 Lo stile Gustaviano è stato introdotto in Svezia dal re Gustavo III,
 sovrano colto e dalla personalità complessa, 
vero amante dell'arte e di gusto raffinato.
Ispirato dall'architettura e dalle arti decorative francesi, 
dà vita allo stile neoclassico svedese che porta  appunto il suo nome: "Gustaviano" 
dando un nuovo volto a Stoccolma 
che era ed è ancor'oggi definita la "Parigi del Nord".
Lo stile Gustaviano non è altro che la rielaborazione, rapportata  al gusto nordico,
del rococò e del neoclassicismo. In esso prevalgono i colori dai toni chiari. 
 Sono tipici dello stile gustaviano  il bianco, in tutte le sue gradazioni,
 i grigi, l'ocra gialla e l'azzurro ma anche il verde salvia, il rosa, 
l’avorio e non mancano le dorature che ai tempi del re 
si trovavano solo nei palazzi reali e nelle dimore dell'aristocrazia.
  I mobili sono di forme austere e sobrie, 
nel pieno rispetto delle simmetrie e delle linearità tipicamente neoclassiche;
 hanno finitura opaca ed effetto invecchiato (shabby/decapè). 
Alla semplicità dell'arredamento si contrapponeva, all'epoca,
 la ricchezza delle decorazioni alle pareti, 
molto spesso ricoperte di boiseries in legno shabbizzato 
e finemente decorate con grottesche, e dei complementi d'arredo, 
mantenendo comunque la raffinatezza e la sobrietà tipiche dello stile.
Nel mio piccolo ho provato a rievocare le calde atmosfere nordiche
 cimentandomi nella realizzazione di un comò in stile Gustaviano
Tutto è partito da questo vecchio cassettone degli inizi del 1900
 dalle linee molto pulite che secondo me ben si prestava allo scopo.
Il poverino aveva avuto per molti anni, come dimora, una tettoia in legno
 che a stento lo aveva protetto dalle intemperie, 
ma miracolosamente non era per niente rovinato, 
fatta eccezione per il fondo che è stato sostituito. 








 Mi sono orientata ad un bianco avorio che secondo me era il più adatto al mobile
 e ho poi decorato i cassetti con uno stencil molto delicato in una sfumatura color lavanda; 
dopo la patinatura il risultato finale credo sia molto bello e raffinato













 Un abbraccio.


Anna

venerdì 1 febbraio 2013

Gli armadi di una volta

Sono sempre stata convinta che certi incontri non capitano per caso. Era un pò di tempo che ero alla ricerca di un piccolo armadio da poter mettere in una cameretta dove lo spazio era davvero poco. Ma come sempre tra il dire e il fare ......
Ormai avevo perso ogni speranza,  infatti nei vari mercatini dell'usato che amo frequentare ho sempre trovato si ,dei begli armadi ma purtroppo eccessivamente grossi per le mie esigenze.
Poi il caso ha voluto che un mio vicino di casa stesse sgomberando una legnaia nella quale erano accatastati dei vecchi mobili molto probabilmente della sua nonna.
Conoscendo la mia passione per il "vecchio" mi ha contattato per chiedermi se per caso c'era qualcosa che poteva interessarmi prima di portare tutto in discarica.
Detto fatto sono tornata a casa con una camera da letto composta da letto matrimoniale in legno casettone e "udite udite" l'armadio che avevo sempre cercato.
Mio marito quando ha visto il mio bottino avrà pensato che ero impazzita: i mobili non erano certamente messi bene, anni alle intemperie li avevano rovinati non poco; ma si sa,  i creativi hanno una marcia in più ed io avevo già guardato oltre il loro pessimo aspetto, già li immaginavo dipinti, patinati e inseriti in un contesto french chic.
Mi sono armata quindi di santa pazienza e  ho cominciato con l'armadio
Era messo così:








Voi direte: tuo marito ha proprio ragione è davvero malconcio.
Ma io non mi scoraggio mai altrimenti dovè la soddisfazione? mica nel dipingere un mobile nuovo e in perfetto stato.
Ci ho lavorato una settimana, mi fanno ancora male le braccia a furia di levigare per togliere lo sporco e la vecchia pittura, ma alla fine il risultato è stato sorprendente...parola di mio marito che non credeva ai suoi occhi quando lo ha montato.
Ne vado particolarmente fiera, spero piaccia anche a voi. 






La prossima cavia sarà il cassettone.